

Ventisette immagini del fotografo Gioele Pinna saranno esposte da sabato 13 maggio a Ottana nel Museo Arti e tradizioni. Una testimonianza di quel che accade oggi nell’area dello stabilimento, di quel che resta, immutabile, fuori. Gioele Pinna è un manager di Ottana Energia, del gruppo di tecnici che in pochi e con specializzazioni particolari lavorano tra i capannoni residui fra quelli insediati cinquant’anni fa e che sono arrivati a occupare 3700 persone. Vede le trasformazioni in atto del paesaggio interno, non solo archeologia industriale, ruggine, degrado, ma la pulizia perfetta degli spazi che vengono preparati ad accogliere impianti nuovi per la produzione di energia. E fuori, la vastità delle steppe lungo il Tirso, terre che si era detto che erano state sottratte all’agricoltura e sono ancora lì, bellissime nella loro desolazione, spopolate. Scelta stilistica, ma non solo. Sguardo politico non banale, non la catastrofe abbondantemente rappresentata. Si scopriranno tracce (“Tracce di memoria” è il titolo) di una storia meno terribile di quel che si è lasciato (ad altri, raramente agli operai) che si raccontasse.
Alle 18 di sabato la presentazione del lavoro, con Gioele Pinna, il sindaco di Ottana Franco Saba, il curatore Salvatore Ligios, il presidente del Consorzio industriale di Nuoro, Gianni Pittorra, il giornalista Umberto Cocco, Raffaele De Maio di Ottana Energia.